In un piccolo villaggio di montagna, il profumo del caffè segnava l’inizio di ogni giornata. Al centro di quei momenti c’era una vecchia moka, il cuore della cucina di nonna Lidia. Ogni mattina, con il suo gorgoglio, svegliava la casa tra sorrisi e chiacchiere. Ma con il tempo, fu sostituita da una macchina moderna e silenziosa, che preparava il caffè senza emozione.

Dimenticata in un angolo, la moka si sentiva sempre più sola. Finché una notte, mentre tutti dormivano, decise di ribellarsi. Al mattino, un profumo dolce e familiare avvolse la casa. Seguendolo, nonna Lidia trovò la moka sul fornello, circondata da schizzi di caffè bollente, come se avesse voluto preparare da sola la colazione.

Con un sorriso, capì il suo messaggio. La ripulì con cura e da quel giorno tornò a usarla ogni mattina. E così, la vecchia moka non si fermò mai più. Il suo caffè aveva un sapore unico, un misto di nostalgia e speranza, ricordando a tutti che anche gli oggetti più semplici e dimenticati possono avere un’anima… e un sogno da realizzare.