Calzini Bellow IL TESORO DI BRUNO

Il freddo stava arrivando. Il riccio Bruno aveva notato i primi cenni dell'inverno imminente. Le foglie cadevano dagli alberi e il vento portava un freddo pungente. Era tempo di trovare un luogo sicuro per il letargo. 
 Bruno aveva trascorso l'autunno a raccogliere ghiande, le migliori del bosco. Ma ce n'era una in particolare che voleva conservare. La più grossa e pesante di tutte, l'aveva scelta con cura e l'aveva tenuta vicina tutto il tempo.
 Trovato il suo rifugio, un mucchio di foglie asciutte in un angolo riparato del bosco, Bruno si rannicchiò con la sua ghianda tra le zampine. La strinse delicatamente, come se fosse il suo tesoro più prezioso. Il suo tocco lo rassicurava, dandogli una sensazione di sicurezza e calore.
 Con la ghianda ben stretta al petto, Bruno si raggomitolò nel suo letto di foglie. Sarebbe stato un inverno lungo e freddo, ma con il suo tesoro tra le zampine, si sentiva al sicuro. Nessuno avrebbe potuto portargliela via, perché l'avrebbe custodita fino alla primavera, stretta al suo cuore.